Ucraina, Mosca: due decessi nella regione russa di Bryansk – Mondo

Ucraina, Mosca: due decessi nella regione russa di Bryansk – Mondo

Ucraina, Mosca: due decessi nella regione russa di Bryansk – Mondo


Due persone sono state uccise nella regione russa di Bryansk a seguito di un bombardamento sul villaggio di Suzemka da parte delle forze armate ucraine, afferma il governatore Alexander Bogomaz citato dall’agenzia di stampa ufficiale Tass. Sul suo profilo Telegram, Bogomaz ha spiegato che un edificio residenziale è stato completamente distrutto e altre due case pesantemente danneggiate. Si registra anche un ferito. Situato nell’estremo ovest della Russia, l’oblast di Bryansk confina a sud con le regioni ucraine di Sumy e di Chernihiv.

   Il ministero degli Interni ucraino ha annunciato il completamento dell’operazione di ricerca e soccorso a Uman. “A seguito dell’attacco russo al palazzo, 23 persone sono morte: 22 estratte (decedute) da sotto le macerie, un’altra persona è morta in ospedale. Tra i decessi ci sono sei bambini: tre maschi (di un anno e mezzo, 16 e 17 anni) e tre femmine (8, 11 e 14 anni)”, ha riferito il ministero su Telegram, sottolineando che tutti i corpi sono stati identificati. “Soccorritori, poliziotti e volontari sono riusciti a salvare 17 persone dalle macerie”. Inoltre, “nove persone sono rimaste ferite a seguito dell’attacco”.

   “Le mie sincere condoglianze ai parenti dei defunti. Puniremo questo male. Non gli permetteremo di crescere. Sicuramente ci rialzeremo e vinceremo”, ha commentato il ministro, Igor Klymenko.

   E’ realistica la possibilità che l’attacco missilistico russo su Uman fosse un tentativo di intercettare le unità di riserva e le forniture militari
ucraine. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico su Twitter nel suo consueto aggiornamento basato su rapporti d’intelligence. Il ministero della Difesa ha dichiarato che Mosca ha lanciato “la prima grande ondata di attacchi con missili da crociera contro l’Ucraina dall’inizio di marzo 2023”. I bombardamenti fatti da Mosca mostrano un cambio di tattica da parte della Russia, dopo i raid massicci con cui prese di mira le
infrastrutture energetiche ucraine durante l’inverno.

   E un tank di carburante è andato in fiamme nella città di Sebastopoli, in Crimea a seguito di un probabile attacco di drone ieri notte. Lo ha reso noto il governatore della provincia annessa alla Russia, Mikhail Razvozhayev, secondo il quale le fiamme si sono estese a un’area di 1.000 metri quadrati. Sui social sono iniziate a circolare foto e video di quello che sembra essere l’intero deposito petrolifero in fiamme e di un’enorme nuvola nera di fumo sopra la città. L’incendio non rappresenta un rischio per le strutture civili della città sul Mar Nero poiché ha interessato solo i locali del porto, ha precisato poi il portavoce di Razvozhayev. Il governatore di Sebastopoli ha poi detto che nessuno è rimasto ferito nell’incidente e non è prevista nemmeno l’evacuazione dei residenti dei quartieri adiacenti. Ben 18 squadre antincendio stanno attualmente lavorando per spegnere l’incendio.

 

   “Nella città di Sebastopoli, il 29 aprile, ha avuto luogo un’esplosione che è la punizione di Dio, in particolare per i civili uccisi a Uman, tra i quali ci sono cinque bambini. Questa punizione sarà di lunga durata”. Questo il commento di Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence del
ministero della Difesa dell’Ucraina. “Si consiglia a tutti i residenti della Crimea temporaneamente occupata di non trovarsi vicino alle strutture militari nel prossimo futuro”, ha aggiunto.  Il funzionario ha riferito che l’esplosione ha distrutto più di 10 serbatoi di prodotti petroliferi destinati alla flotta russa nel Mar Nero.

   E intanto il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha detto che l’esercito ucraino è pronto per una controffensiva che sarà lanciata entro il 15 maggio. “L’esercito ucraino è pronto per la controffensiva. È stato ostacolato dal maltempo e, forse, da alcuni problemi interni che ha dovuto risolvere”, ha detto Prigozhin. “Forse ci daranno un po’ di riposo il 9 maggio, ma l’offensiva inizierà al 100% prima del 15 maggio” ha concluso. 

   Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intanto ha invitato i partner occidentali a prendere la decisione di fornire all’Ucraina i caccia F-16, sottolineando però che la mancanza di velivoli moderni non influirà sull’inizio della controffensiva: “Ad essere onesti, sarebbe molto utile (avere gli F-16). Siamo consapevoli che non ritarderemo più di tanto, quindi inizieremo la controffensiva anche prima di avere gli F-16 o altri aerei. Inizieremo e andremo avanti”. Lo ha detto in un’intervista con i rappresentanti dei media finlandesi, svedesi, danesi e norvegesi, come riporta Ukrinform. 

   La controffensiva che le forze armate ucraine stanno programmando per liberare i territori occupati dalla Russia prevede anche la liberazione della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014,  ha detto Zelensky. “Vogliamo salvare il maggior numero possibile di vite, quindi il numero di armi è importante”, ha detto. Secondo Zelensky, le truppe russe perdono ogni giorno motivazione e al tempo stesso temono le conseguenze della loro ritirata.  

   Sebbene Zelensky non abbia voluto rivelare alcun dettaglio o calendario per il contrattacco, si ritiene che sia previsto per la tarda primavera o l’inizio dell’estate. Nonostante le sue aspirazioni di successo, ha anche avvertito che la guerra potrebbe continuare per anni o addirittura decenni. “Per gli altri Paesi è più conveniente sostenere l’Ucraina ora piuttosto che aumentare i rischi di una terza guerra mondiale”, ha dichiarato Zelensky nell’intervista. 

   Da parte sua, Prigozhin ha dichiarato che “la Wagner potrebbe presto cessare di esistere”, in un video pubblicato su Telegram dal blogger di guerra russo Semyon Pegov e ripreso da vari media internazionali. Nel corso della guerra in Ucraina, Prigozhin ha a più riprese criticato il modo in cui Mosca sta conducendo le operazioni militari, accusando i vertici dell’esercito russo di tradimento per il mancato sostegno ai suoi uomini, attualmente alla guida della campagna di conquista di Bakhmut. Non è chiaro quanto ora Prigozhin stesse parlando seriamente e la Wagner al momento non ha rilasciato commenti. 

“Allo stato attuale – ha affermato Prigozhin -, stiamo arrivando al punto che la Wagner cesserà di esistere. E accadrà a breve. Diventeremo storia, ma non mi preoccupo per questo, sono cose che possono accadere”, ha detto. Il blogger di guerra russo Pegov ha poi pubblicato la clip sul suo canale Telegram. Prigozhin, noto per il suo stile combattivo e il suo senso dell’ironia, giovedì ha affermato che stava scherzando quando ha detto che le sue forze avrebbero smesso di bombardare Bakhmut per permettere alle forze ucraine di mostrare la città ai giornalisti americani in visita.





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di
www.ansa.it
2023-04-30 03:49:00 ,

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